Chi siamo

In attuazione della L. 61/94, la Legge della Regione Calabria n. 20 del 3 agosto 1999 ha istituito L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), che “opera per la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente e per la prevenzione e promozione della salute collettiva, perseguendo l’obiettivo dell’utilizzo integrato e coordinato delle risorse, al fine dell’individuazione e rimozione dei fattori di rischio per l’uomo, per la fauna, per la flora e per l’ambiente fisico”.

Nel corso degli anni la L.R. 20/99 è stata oggetto di diversi interventi modificativi. In particolare, per effetto delle leggi regionali n. 22/2010 e n. 34/2010, è stato modificato l’assetto istituzionale dell’Agenzia con l’introduzione del Consiglio di Amministrazione.

Infine la Legge Regionale n. 24/2013 ha ulteriormente rivisto il sistema di governo dell’Ente con:

a) l’eliminazione del Consiglio di Amministrazione;

b) la rappresentanza legale dell’Ente al Direttore Generale;

c) la ridefinizione delle figure del Direttore Amministrativo e del Direttore Scientifico;

d) la nuova composizione del Comitato Regionale di Indirizzo;

e) l’introduzione del Revisore Unico dei conti, in luogo dell’Organo collegiale.

L’Arpacal è un ente strumentale della Regione Calabria, che ne definisce gli obiettivi strategici:

1. Supportare l’azione di governo regionale;

2. Razionalizzare le attività di controllo sulle fonti di pressione ambientale;

3. Implementare l’attività di monitoraggio ambientale;

4. Contribuire allo sviluppo di una nuova cultura diffondendo l’informazione ambientale;

5. Sviluppare attività di ricerca e promuovere la cultura dell’innovazione.

Sulla scorta delle disposizioni contenute nella sentenza della Corte Costituzionale n. 356 del 1994, l’Agenzia nazionale e quelle regionali hanno colto l’importanza di pervenire ad una forma di coordinamento che andasse oltre il mero coordinamento tecnico ed entrasse in una logica di Sistema.

Da questo punto di vista si ricordano come punti cardine:

  • l’istituzione del Consiglio federale, presieduto dal Presidente di ISPRA e composto dai legali rappresentanti delle varie ARPA/APPA
  • la partecipazione al Sistema Inforrmativo nazionale ambientale (SINAnet) mirato alla razionalizzazione delle iniziative di monitoraggio e di gestione delle informazioni ambientali.

Con la pubblicazione  della LEGGE 28 giugno 2016, n. 132  si è istituito il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente(SNPA) al fine di “assicurare omogeneità ed efficacia all”esercizio dell”azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell”ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica”.

In sintesi, le Arpa regionali lavoreranno sulla base di standard omogenei su tutto il territorio e opereranno sulla base dei LEPTA (Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali).

Il sistema potrà contare infine su una rete nazionale dei laboratori accreditati.

L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) – tra le altre cose avrà funzioni di indirizzo e coordinamento del nuovo sistema, il cui organo direttivo sarà il Consiglio del sistema nazionale.

Complementare al SNPA è AssoArpa – associazione con personalità giuridica – riferita alla specificità di CCNL ovvero ai sistemi di finanziamento, all’organizzazione del lavoro, allo sviluppo delle risorse umane, alla gestione dei rapporti di lavoro e delle relazioni sindacali.

Obiettivi dell’Arpacal:

Gli obiettivi strategici dell’Agenzia sono garantiti attraverso la prevenzione (con la ricerca, la formazione, l’informazione e l’educazione ambientale) e la protezione (con i controlli ambientali per la tutela della salute della popolazione e la sicurezza del territorio).

Arpacal fa parte della Rete delle Agenzie ambientali (SNPA) composta dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Ricerca Ambientale) e dalle Agenzie regionali (ARPA) e provinciali (APPA). Le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente rappresentano un esempio consolidato di sistema federativo, che coniuga conoscenza del territorio e dei problemi ambientali locali con le politiche nazionali e comunitarie di protezione dell’ambiente.

Organizzazione:

L’Arpacal è presente sul territorio regionale con una Direzione Generale, con funzione di indirizzo strategico e coordinamento, cinque Dipartimenti provinciali e Centri Specializzati di livello regionale come si evince dal Regolamento Arpacal;

Attività:

L’attività di controllo e monitoraggio sul territorio è garantita dai Dipartimenti Provinciali che sono dotati di attrezzature scientifiche, beni mobili e immobili. La dotazione strumentale ha permesso di organizzare laboratori chimici, bionaturalistici e fisici di alto livello, atti a fornire risposte a diverse utenze pubbliche (Comuni, Province, Procure, Asp e privati). Nei Dipartimenti Provinciali operano i Servizi Tematici con funzioni di controllo territoriale e di monitoraggio delle diverse matrici ambientali.

L’Arpacal, attraverso i Servizi Tematici e Laboratoristici svolge prioritariamente attività di controllo e monitoraggio delle matrici ambientali e supporto e consulenza tecnico-scientifica a Enti Locali e Aziende Sanitarie per l’attuazione dei compiti loro attribuiti dalla legislazione nel campo della prevenzione e della tutela ambientale.

L’Agenzia è altresì inserita in piani e programmi di monitoraggio nazionali, alcuni dei quali sono finanziati dal Ministero dell’Ambiente. E’ in grado di elaborare e attuare progetti scientifici e di realizzarli anche in collaborazione con le Università.

Ulteriori competenze affidate dalla normativa vigente ad Arpacal spaziano dalle attività in tema di VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) , VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), tutela delle acque dall’inquinamento, attività nella gestione rifiuti e bonifica siti contaminati, controllo delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, nonché attività in materia di inquinamento atmosferico.

Le attività di monitoraggio e controllo sono coperte finanziariamente dal Fondo Sanitario Regionale (attività istituzionali obbligatorie) e da accordi con gli Enti ed Istituzioni competenti (attività istituzionali non obbligatorie) tramite convenzioni stipulate tra le parti. Sono inoltre effettuate attività di controllo non programmato, in caso di eventi accidentali segnalati da Organi o Enti nonché dalla cittadinanza (attività aggiuntive).

Tali attività si espletano mediante:

– campionamenti, misure, analisi di laboratorio, elaborazioni e valutazioni, documentazioni tecniche connesse all’esercizio delle funzioni di protezione ambientale;

– ispezioni e relazioni rivolti specificatamente alla salvaguardia dell’ambiente;

– supporto tecnico-scientifico nei confronti delle altre Amministrazioni pubbliche;

– attività di ricerca, indagine e studio;

– informazione e comunicazione.

Attività istituzionali obbligatorie:

A. Attività di controllo e vigilanza

Arpacal ha funzioni di vigilanza e controllo finalizzate alla verifica dell’osservanza degli obblighi imposti da norme di legge o da atti prescrittivi dell’Autorità, oppure all’accertamento dei presupposti di fatto necessari per l’adozione di ulteriori provvedimenti restrittivi.

B. Supporto alle funzioni di amministrazione attiva

A seguito delle generali leggi di riforma istituzionale recentemente emanate e delle varie norme specificatamente riferite a temi ambientali, il Sistema Regionale e Locale è titolare delle funzioni di amministrazione attiva che si manifestano nel rilascio, normalmente ad istanza dell’interessato, di provvedimenti a carattere “puntuale” avente natura autorizzatoria o concessoria. ARPACAL è istituzionalmente tenuta a garantire agli Enti titolari di tali funzioni il proprio supporto tecnico che viene richiesto nella fase istruttoria del procedimento amministrativo

C. Attività laboratoristica per la prevenzione collettiva e la tutela ambientale

Compito fondamentale dell’Agenzia è quello di garantire alla Regione, agli Enti locali ed alle ASP le attività analitiche e ogni altra prestazione laboratoristica in materia di prevenzione collettiva e di controllo ambientale.

D. Gestione delle reti di monitoraggio ambientale

Il monitoraggio ambientale costituisce, congiuntamente al controllo dei fattori di pressione, uno dei principali compiti che Arpacal svolge per supportare operativamente le funzioni di prevenzione in capo alla Regione, agli Enti locali ed alle ASP.

E. Gestione dei servizi meteoclimatici e radar meteorologici

Relativamente alle reti osservative idro-meteo-pluviometriche afferenti alla Regione, è istituito presso l’Arpacal il Centro Funzionale Decentrato “MULTIRISCHI”. Il Centro Funzionale ha raccolto in Calabria l’eredità del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (la cui competenza è stata trasferita dallo stato alle Regioni con il D.lg.n. 112 del 31.3.1998). Il Centro ha come compito principale il rilevamento sistematico, su tutto il territorio regionale, delle grandezze relative al clima terrestre. Esso effettua anche la validazione dei dati , tutti rilevati in stretta osservanza degli standard nazionali ed internazionali, e provvede alla pubblicazione degli stessi sul WEB, oltre che alla fornitura a tutti coloro che ne abbiano interesse.

F. Attività di supporto per le azioni di risarcimento del danno ambientale:

Con lo sviluppo della legislazione di settore il concetto di “ambiente” ha subito un’importante evoluzione in virtù della quale le risorse naturali sono divenute veri e propri “beni pubblici”, nell’accezione giuridica del termine. Risulta pertanto estremamente significativo che Arpacal, ai sensi del combinato disposto dell’art.7 della L.R. 20/99 con l’art. 18 della Legge 349/86, abbia la competenza di supportare la Regione e gli Enti Locali per l’esercizio delle funzioni inerenti la promozione dell’azione di risarcimento del danno ambientale.

J. Supporto alle procedure concernenti la VIA, VAS ed AIA (espressione pareri tecnici)

Fonti di finanziamento:

Il DPGR 137/2002, che regola gli strumenti di finanziamento dell’Agenzia, al 5° comma recita: “Il finanziamento dell’ARPACAL si realizza attraverso “il trasferimento di una quota non inferiore all’1% dell’ex fondo sanitario regionale valutato di anno in anno”. Dal 2010 ad oggi la dotazione finanziaria di Arpacal, così come nel decennio precedente, non ha mai raggiunto quanto previsto, rappresentando circa lo 0,5 % del citato fondo.

L’ evoluzione costante dei compiti istituzionali assegnati all’Arpacal e delle attività aggiuntive, svolte a favore sia di soggetti pubblici che di soggetti privati, ha determinato una crescita quali-quantitativa delle attività effettuate, con conseguente aumento dei costi indotti quali le spese per le manutenzioni ordinarie e straordinarie e altri costi fissi di struttura, che raramente trovano copertura nei trasferimenti e contributi regionali, ma, al contrario, erodono quota-parte dell’attribuzione del Fondo Sanitario Regionale assegnato all’Agenzia.

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